Malattie professionali “oltre l’INAIL”

DiFA.VI.LA.

Malattie professionali “oltre l’INAIL”

Le malattie professionali sono quelle patologie che vengono contratte dai lavoratori a causa dell’esposizione ad inquinanti avvenuta nei luoghi di lavoro quali, solo per citarne alcuni tra i più pericolosi, l’amianto, la silice, gli IPA, il catrame, la pece, il petrolio e la gomma, sebbene, purtroppo, la lista sia ben più lunga.

Oltre alla malattia professionale, occorre tener conto anche del danno biologico differenziale o più semplicemente il danno differenziale, il quale rappresenta una forma di risarcimento ulteriore che ricorre in quasi tutti i casi di malattia professionale riconosciuta dall’INAIL.

Il presupposto è che la malattia professionale trovi origine in fattori morbigeni, cioè in sostanze nocive per la salute, che erano nell’ambito lavorativo e non ci sarebbero dovute essere. Questo risarcimento del danno non si chiede all’INAIL ma all’azienda della quale si è, o si era, dipendenti.

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Ma come si fa ad ottenere questo ulteriore risarcimento del danno?

La richiesta, con la necessaria documentazione, si rivolge direttamente all’Azienda entro 10 anni dalla conoscenza della malattia professionale, cioè da quando il lavoratore ha saputo di essere affetto da una malattia di origine lavorativa.

E’ preferibile che l’INAIL abbia già riconosciuto tale malattia come dipendente da causa di lavoro ed abbia già erogato indennizzo o rendita mensile, ma ciò non è necessario in modo assoluto.

La richiesta va fatta da professionisti esperti della materia perché sia bene istruita e documentata e non contenga errori che potrebbero comprometterne l’esito: è bene che essa venga predisposta da uno studio legale specializzato. I tempi il più delle volte sono brevi perché nella maggior parte dei casi si raggiunge con l’Azienda una transazione, a volte più lunghi se occorre arrivare alla sentenza; in ogni caso prima si avvia e meglio è, anche perché, con il tempo le prove, come i ricordi, sbiadiscono.

I portatori di queste malattie professionali, dopo il riconoscimento INAIL, possono sempre ottenere questo ulteriore risarcimento da parte dell’Azienda, poiché è difficile pensare che un lavoratore possa contrarre una malattia professionale, per di più riconosciuta dall’INAIL, per colpa propria o per colpa… “di nessuno”.

Pochi ad oggi chiedono questo ulteriore risarcimento poiché i lavoratori o i famigliari non sono informati di poterlo richiedere, non sanno dove rivolgersi, non sanno che documentazione possa occorrere; sono cose queste non a tutti ben chiare, spesso neppure ad alcuni addetti ai lavori.

L’ASSOCIAZIONE FA.VI.LA si appoggia a studi legali ed a medici esperti nella materia che da molti anni si occupano di proporre domande di risarcimento ed hanno ottenuto significativi riconoscimenti non solo a Torino, ma anche ad Aosta, Terni, Taranto ed in altri siti industriali, contribuendo a diffondere consapevolezza e sensibilità su questo argomento.

Si è quindi a disposizione di chi fosse interessato a delucidazioni e chiarimenti che verranno forniti in via gratuita.

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